L’ultima trovata goliardica o arte moderna? L’installazione a Napoli è costata ben 180 mila euro dei contribuenti!
Un insulto alla cultura (e al portafoglio pubblico)
Certo, l’arte non deve necessariamente essere compresa, ma questa “meraviglia” eretta nel centro di Napoli sembra decisamente più uno scherno che un capolavoro. E mentre ci ridiamo sopra con quel classico umorismo italiano, rimane l’amaro in bocca. In un paese dove c’è così tanto da fare per il bene comune è molto triste che vengano dissipati i fondi della collettività con tanta superficialità!
Perché lo sperpero di denaro pubblico non è un reato in Italia?
Esistono, sì, reati come peculato o indebita destinazione di fondi, ma ancora non esiste nel nostro ordinamento giuridico un reato che punisca il vergognoso spreco di denaro pubblico. Non esiste ancora una legge specifica per punire lo sperpero palese come in questo caso. E questa installazione demenziale rappresenta un grande atto di disprezzo verso i soldi pubblici.
Quando l’arte diventa una beffa pubblica. Il defunto autore, Gaetano Pesce, che forse pensava di fare un ultimo scherzo o provocazione, ha certamente centrato l’obiettivo: si parlerà di questo suo Pulcinella fallico per anni. Intendiamoci, potrebbe anche diventare più celebre della Torre di Pisa. Ma sarebbe questo il suo grande lascito in eredità? Neanche ce l’avesse regalata!
Riflessioni amare.
L’Italia è piena di tesori artistici, ma forse sarebbe il caso di riconsiderare cosa significa investire nella cultura. Perché non alzare il livello dell’arte e, al contempo, il rispetto per i soldi della collettività? Alla fine delle battute, dov’è finito il buon senso nella gestione della cosa pubblica?
Povera Patria d’arte.
Quello che non ho scritto l’ho detto in questo video …