Il dialogo è il ponte per la pace

In un conflitto, se si vuole realmente giungere alla Pace, non si può evitare un dialogo con la parte avversa.

Anzi si potrebbe dire che se si è arrivati alla guerra è anche a causa della mancanza di dialogo.

Ma come si fa a dialogare con qualcuno che non vuole❓

DIALOGARE NON È PER NIENTE FACILE, per dialogare bisogna essere FORTI.

Chi è veramente forte – intendo più forte del proprio ego – tiene aperta la porta del dialogo e persevera per un bene più grande di se stesso. Anche se in quel momento sembrano non esserci le condizioni, mantenere la disponibilità al dialogo è già il seme affinché la possibilità di dialogare maturi.

Ma cosa si intende per dialogo❓

𝐈𝐥 𝐃𝐈𝐀𝐋𝐎𝐆𝐎 inteso come COMUNICAZIONE (azione di mettere in comune) 𝐞’ 𝐢𝐥 𝐏𝐎𝐍𝐓𝐄 indispensabile 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐀𝐂𝐄 tra 2 opposte rive (rivali)

Per il celebre sociologo Zigmunt Bauman “il vero dialogo non è parlare con gente che la pensa come te”

E su questa linea il filosofo e psichiatra karl Jaspers afferma “nella ricerca della verità, il parere opposto è quello più importante”

💢3 CONDIZIONI FONDAMENTALI perché vi sia DIALOGO: L’ASCOLTO, LO SCAMBIO alla PARI & L’OBIETTIVO che perseguono i partecipanti in un dialogo. Per chiarire, cercare di far prevalere le proprie ragioni sugli altri o ritenersi superiori all’interlocutore impedisce il dialogo.

COSA NON È DIALOGO❓Il DIBATTITO.

Johan Galtung, sociologo norvegese, ritenuto tra i massimi studiosi e mediatori di conflitti internazionali. (fondatore dell’istituto internazionale di ricerca sulla Pace)

Nel libro “SCEGLIERE LA PACE” lo spiega così.

<<Il DIBATTITO è all’opposto del DIALOGO. Ci sono vincitori e vinti nei dibattiti. Una parte trionfa sull’avversario cogliendolo in contraddizione sui fatti o sui valori o sul rapporto tra loro. Il DIALOGO invece è APERTO. Partecipare a un dialogo di cui si sappiano già le conclusioni fin dall’inizio è una perdita di tempo. 

I DIALOGHI devono promuovere l’arricchimento reciproco; in essi ci possono essere solo vincitori. Entrambe le parti giocano tutte le carte – e le loro convinzioni – sul tavolo, non tenendo niente in mano per tirarlo fuori solo alla fine. Come L’AMORE, il DIALOGO è GENEROSO.>>

Per concludere, sono abituato a sentire tutte le perplessità del tipo “si si belle parole ma a quelli non gli frega niente di dialogare”.

Cosa possiamo fare noi persone comuni se i governi non vogliono dialogare❓

I governi, anche quelli autoritari, si sostengono sul consenso popolare.

Se il popolo manifesta dissenso esercita pressione sui governi affinché dialoghino tra loro.

Anche se ora la possibilità di dialogo appare remota, le marce per la pace, ad esempio, hanno proprio questa funzione.

Ecco perché il popolo dovrebbe avere fiducia nel proprio potere e perché scendere in piazza per la pace aiuta il dialogo.

✍️Fausto Dalla Valentina

#Dialogo #ParliamoDiPace

#inPiazzaPerLaPace #PiccoloSociologo

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